Riflettendo sui beni comuni
Intervista dei nostri studenti al Prof. Ugo Mattei
I “BENI COMUNI” sono la scommessa per un futuro ancora possibile, non uno slogan, né una frase del momento! Su questa sfida il Liceo Statale Marconi di Pescara ha chiamato i suoi studenti a vivere un percorso di formazione all’interno di un progetto di Educazione civica per promuovere comportamenti improntati a una cittadinanza consapevole. Martedì 19 gennaio, in modalità online, più di 200 studenti della Rete LES Abruzzo e Molise, insieme ai loro dirigenti e professori, hanno partecipato all’intervista con il professore Ugo Mattei, tra i massimi esperti a livello mondiale sui beni comuni.
Ad intervistarlo gli studenti delle classi 5°A e 5°B del Liceo Economico Sociale: Crisante Letizia, Di Matteo Brahian, D’Alonzo Valeria, Iannacone Giada, D’Onofrio Ludovica, Martella Gloria, Fusilli Guido, Di Cristofaro Ilaria, Teti Diego, Renzetti Mattia e Siciliano Natascia, in collaborazione con i professori Maria Grazia Gigante, Rosanna Mannias, Maria Teresa Orsomarso e del preside Florideo Matricciano.
Il professore Ugo Mattei, docente presso l’Università degli Studi di Torino, Presidente del Comitato Rodotà/Generazioni future e coredattore dei referendum sull’acqua ha risposto con grande passione e disponibilità alle tante domande poste dagli studenti, mettendo in luce l’importanza e l’urgenza della tutela dei beni comuni: acqua e aria pulite, libertà, patrimonio culturale, salute, istruzione, paesaggio… questi sono solo alcuni dei “tesori” da salvaguardare per le generazioni future! Per raggiungere questo obiettivo, il professore ha affermato che il diritto deve imparare ad essere meno ANTROpocentrico e più ECOcentrico per una solidarietà intergenerazionale, occorre dunque una conversione ecologica perché abbiamo a disposizione un solo pianeta.
Ha così invitato gli studenti ad un impegno concreto e ad essere sempre attenti e sensibili nei confronti di queste tematiche e battaglie civili per costruire un’economia e una società sostenibili.
“Dobbiamo immaginare
di stare in una navicella spaziale
e comportarci con l’attenzione di un astronauta,
perché, in fondo, la Terra non è che una piccola navicella nello spazio”
Kenneth Boulding (economista ecologista)